Stampa 3d, come saltare la progettazione usando la realtà aumentata
RoMA (acronimo per robotic modeling assistant, ovvero assistente robotico per i prototipi) è un sistema ibrido di prototipazione e realizzazione di oggetti tridimensionali che bypassa interamente la fase di progettazione al computer.
Grazie a RoMA è sufficiente indossare un visore di realtà aumentata e un controller e sincronizzarlo con il software di controllo di un braccio robotico armato di estrusore per stampa 3d.
A quel punto è possibile disegnare un oggetto direttamente nelle tre dimensioni, il braccio robotico comincia a stampare e il designer può intervenire sulle parti ancora in fase di costruzione mentre la stampante si occupa di altri settori dell’oggetto. (altro…)
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Il MIT sviluppa RLP, una tecnologia rivoluzionaria di stampa a liquido rapida in grado di creare Borse e paralumi in pochi minuti
I ricercatori del MIT sono all’avanguardia nella tecnologia di stampa 3D durante il Design Miami, un evento di quattro giorni ospitato appunto a Miami, un team del Self-Assembly Lab del MIT ha dimostrato la suainnovativa tecnica di stampa 3D a liquido rapida producendo borse e paralumi in pochi minuti grazie anche alla collaborazione con il designer svizzero Christophe Guberan e la Patrick Parrish Gallery che hanno partecipato per rendere l’evento ancora più speciale. (altro…)
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Vaccini, con la stampa 3D basterà una sola iniezione per più dosi
Servendosi di un nuovo metodo di stampa 3D, gli scienziati del Mit hanno messo a punto speciali microparticelle capaci di rilasciare farmaci o vaccini anche molto tempo dopo aver ricevuto l’iniezione.
In una sola iniezione, più dosi di famarci o vaccini. È questo quello che è riuscito a fare il team di ricercatori statunitensi del Massachusetts Institute of Techonology (Mit). Più precisamente, i ricercatori hanno messo a punto un nuovo metodo di stampa 3D in grado di generare un nuovo tipo di microparticelle, contenenti farmaci, che potrebbero consentire con un’unica iniezione la somministrazione per un lungo periodo di più dosi di un farmaco. “Siamo molto entusiasti del nostro lavoro perché, per la prima volta, abbiamo creato piccole particelle che possono essere programmate per rilasciare il farmaco in un momento preciso, in modo tale che le persone possano ricevere una singola iniezione”, spiega sulle pagine di Science l’autore Robert Langer. (altro…)
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MIT: realizzato il primo razzo in plastica con una stampante 3D
IL MOTORE È ORA MOLTO PIÙ ECONOMICO E…IN PLASTICA!
Niente metallo, il razzo è costituito al 100% da plastica riciclabile. Questo abbatte i costi di produzione e di smaltimento ma ovviamente mette di fronte un altro problema molto più difficile da superare: il calore. Come è facile intuire, i danni sono stati registrati solo in prossimità della bocca del motore ma in generale sono stati così lievi che si potrebbe parlare di semplice deformazione dovuta all’eccessiva energia in gioco. (altro…)
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Neri Oxman spiega come la Stampa 3D cambiera i materiali e i nostri modi di produrre
Neri Oxman è considerata una delle menti più importanti del nostro tempo.E’ un architetto, progettista e scienziata israeliana-americana. Inizialmente da studiato in Israele, come medico e architetto per poi conseguire un dottorato di ricerca in Disegno di calcolo al MIT, dove ha creato e dirige il gruppo di ricerca sulla scienza dei materiali e biologia sintetica, design computazionale, stampa 3D, strutture e forme che prendono ispirazione dalla natura. La natura come fonte di ispirazione per costruire forti, materiali multifunzionali
Neri Oxman osserva la natura, e il modo in cui la natura organizza la materia La sua convinzione è che la natura offre i processi che consentono di adattarsi all’ambiente e grazie a questa ispirazione, spera di creare modi migliori di produzione e di design. (altro…)
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Questi oggetti sono stampati in 4D: “ricordano” la loro forma
Strutture stampate in 3D capaci di “ricordare” la loro forma originale anche dopo essere state allungate, attorcigliate e piegate: è questo il risultato di una ricerca che ha visto coinvolti gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della Singapore University of Technology and Design (SUTD).
Questo risultato può essere considerato un perfezionamento della cosiddetta stampa 4D, un ambito considerato da molti come la nuova frontiera di questa tecnologia. Già nel 1788 Joseph-Lousie Lagrange, nel suo “Mécanique analytique”, spiegava come la meccanica potesse essere vista come operante in quattro dimensioni, tre spaziali ed una temporale. Il concetto della stampa 4D riguarda proprio questo: oggetti che non sono completamente “espressi” una volta terminata la loro produzione, ma che possono ancora modificarsi, in modo completamente autonomo o quasi (altro…)
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Questi robot del MIT camminano appena usciti dalla stampante 3D (video)
Ottimizzare la produzione di sistemi meccanici grazie allastampa 3D. Questo è l’obiettivo che un gruppo di ricercatori del MIT si è posto e che stando ai risultati pubblicati sembrano aver raggiunto con dei “sistemi idraulici stampabili”.
Gli scienziati hanno avuto l’interessante idea di combinare la normalestampa 3D che combina la modellazione del materiale plastico con il deposito del fluido idraulico, così che a stampa ultimata ci si trova con un sistema pronto all’uso.
Basta infatti collegare lo stampato ad un motore, magari accoppiato a circuiti e sensori come mostrato nel video, per ottenere un sistema robotico pronto all’uso. Le prospettive aperte da uno studio del genere sono numerose, a partire da quelle per il settore industriale dove non è difficile immaginare vedere un concetto del genere impiegato per velocizzare la produzione. (altro…)
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L’Agricoltura si fa Smart tra Droni, Wi-fi e Community solidali
L’evoluzione del modo di fare agricoltura viaggia ben più veloce dell’immaginario collettivo. La percezione generica dell’impresa agricola è fortunatamente superata dalle continue innovazioni messe in campo dalle aziende che desiderano essere competitive sul mercato. E così troviamo tantissime contaminazioni e un inedito utilizzo delle nuove tecnologie nel settore, utili ad esaltare i tanti talenti presenti sul territorio, a rafforzare le competenze gestionali e la capacità di proporre e vendere prodotti e servizi sul mercato.
Quando ci si affaccia sul “nuovo mondo”, a primo acchito si resta sorpresi nel trovare trattori senza piloti, droni a combattere i parassiti, wi-fi a sostegno del monitoraggio. Non dovrebbe stupire. La strada percorsa è la medesima e abbraccia il trend di moltissimi altri settori. L’obiettivo è ridurre il rischio, massimizzare le rese, agevolare il lavoro umano. Con un occhio bene aperto sul cambiamento climatico e l’altro sulla sostenibilità.
Wi-fi – Quello che oggi sembra inusuale, in un futuro non troppo lontano sarà la normalità. La parola d’ordine è efficienza e il wi-fi rappresenta uno degli aspetti più innovativi: il sistema permette una raccolta precisa e sistematica dei dati di un terreno coltivato, numeri che incrociati e rapportati a tutte le variabili influenti, consentono di ottimizzare le rese e contemporaneamente ridurre sprechi e impatto ambientale.
Droni – Già nel 2014 il MIT aveva pubblicato una lista di 10 tecnologie destinate a influire positivamente in diversi settori, individuando nei Droni ottime potenzialità in ambito agricolo. Un anno dopo l’utilizzo è stato sperimentato in Germania e trapiantato nella Pianura padana nel 2015, con risultati discreti. Si chiama agricoltura di precisione e presuppone costi e tempi operativi decisamente più bassi rispetto a quelli tradizionali. Videocamere, sensori, GPS installati sui Droni permettono di effettuare rilievi di monitoraggio e controllo e individuare problemi. Le stesse macchine possono essere utilizzate per combattere infestazioni parassitarie e malattie delle piante. (altro…)
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Rivoluzione tempo. Con la stampa 4D
Con i materiali programmabili, il design espande il suo raggio d’azione alla quarta dimensione, quella del tempo. Progettando una forma fatta per cambiare e adattarsi alle caratteristiche del mondo che lo circonda.
Oltre la terza dimensione, anche una quarta. Che il design incarni da sempre un’idea di tempo non è certo una novità. Ogni progetto, se ci pensiamo, contiene in sé un presupposto di durata, spesso traducibile in una diversa aspettativa di resa funzionale: un po’ la distanza che passa, stando al senso comune, tra la performance di un prodotto cinese e quella del suo equivalente tedesco. Anche il suo aspetto esteriore ha qualcosa da dire sullo scorrere degli anni, raccontando magari di una stagione estetica (il Mid-century modern, solo per fare un esempio), del rimpianto per il passato (il vintage) o di un ideale atemporale (i mobili dei quaccheri americani Shakers o, a modo loro, gli arredi di recupero).
In questi ultimissimi anni, però, il design è alle prese con un ripensamento completamente inaspettato del fattore tempo. L’epicentro di queste nuove ricerche, non ce ne stupiamo, trova spazio nei laboratori d’ingegneria più di quanto non faccia negli atelier dei designer, anche se le prime ricadute sull’orizzonte della nostra vita quotidiana potrebbero arrivare prima del previsto. (altro…)
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